La prossima stagione i piloti di Formula 1 potranno ancora rilasciare dichiarazioni politiche e personali. La FIA, federazione ombrello del motorsport, afferma però che potranno farlo solo “nel loro ambiente”. I piloti rischiano sanzioni se fanno tali dichiarazioni durante le attività legate alla gara, come le cerimonie di premiazione o l’esecuzione degli inni nazionali.
Inizialmente, la FIA aveva inasprito le norme in materia: i piloti potevano esprimersi su questioni personali, politiche o religiose solo previa autorizzazione della FIA. Dopo le forti critiche mosse, tra gli altri, da piloti e organizzazioni per i diritti umani, la federazione sembra ora fare delle concessioni.
Trattati come scolaretti
Il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton aveva già segnalato che avrebbe continuato a parlare di questioni che ritiene importanti. Un altro pilota, Lando Norris, ha detto che la FIA tratta i piloti come scolaretti.
“I partecipanti possono esprimere le proprie opinioni su qualsiasi questione politica, religiosa o personale prima, durante e dopo la gara internazionale, nel proprio spazio”, si legge nelle linee guida. “Questo può avvenire attraverso i social media, durante le interviste con i media e durante la conferenza stampa della FIA in risposta alle domande dirette dei giornalisti accreditati”.
La FIA ha dichiarato che potrebbe anche consentire eccezionalmente a un pilota di dire qualcosa durante le attività legate alla gara, cosa che normalmente non sarebbe consentita.